Lo psicologo on line

Lo psicologo on line è diventato una realtà. Complici il Covid, la quarantena, il distanziamento sociale, le regioni colorate e tutto ciò che ha caratterizzato questo tempo di pandemia.

Non che prima non esistesse la possibilità di rivolgersi on line a uno psicologo. Ma adesso questa modalità distanziata ha acquistato una  nuova dignità.

Il sostegno psicologico on line ci è diventato più familiare: lo schermo, la videochiamata col professionista hanno assunto una nuova funzione, e se ne intravvede un aspetto più comodo e rassicurante che a volte lo fa addirittura preferire al raggiungere fisicamente lo studio professionale del terapeuta, anche ora che le norme lo consentirebbero.

La comodità dello stare a casa propria, del non fare il tragitto, dell’esporsi a piccoli passi, rende la richiesta di un aiuto psicologico accettabile anche a chi, fino ad oggi, non si era mai accostato a un professionista.

Affrontare il cambiamento a volte è difficile: fare il primo passo, chiedere aiuto, mettersi quindi in gioco può essere molto difficile, soprattutto in età giovane.

Soprattutto gli adolescenti, elementi fragili in questo fragile momento, sono i più esposti a un ritiro sociale imposto loro dalla DAD e dal divieto di assembramenti, che impediscono la naturale socialità giovanile ledendo quella sperimentazione delle relazioni che costituisce da sempre il fulcro della crescita emotiva.

Va da sé che l’assenza di queste opportunità produca disagi nella sfera emotiva dei ragazzi, con ripercussioni sugli equilibri familiari, sui rendimenti scolastici e sulla stessa progettualità di vita.

Rivolgersi a uno psicologo attraverso sedute on line può quindi essere un’opportunità, sia per l’adolescente che per la famiglia, di rendere più graduale, e quindi meno impegnativa, l’apertura alla consapevolezza della propria crescita evolutiva.

Gli eventi di questi lunghi mesi non avremmo mai pensato potessero diventare anche opportunità di miglioramento.

#iocisonoancheonline