Se anche Chiara Ferragni, la piu famosa influencer del momento, sente il bisogno di esprimersi rispetto ad un suo vissuto traumatico e alla terapia che sente risolutiva, forse oltre ai riconoscimenti scientifici, l’EMDR viene sdoganata come una pratica d’elezione per il superamento dei traumi.
Cos’è L’EMDR? Anche fra un pubblico più vasto.
L’EMDR acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.
L’EMDR non ha niente di magico, la scoperta dell’EMDR, ad opera della ricercatrice americana Francine Shapiro, risale a circa trent’anni fa, la studiosa , durante il suo dottorato, scoprì quasi per caso, passeggiando in un parco, che il movimento degli occhi da destra a sinistra, poteva ridurre l’impatto emotivo negativo rispetto ai ricordi traumatici.
L’EMDR dal punto neuropsicologico favorisce lo scambio fra i due emisferi cerebrali e agevola la comunicazione.
I ricordi dolorosi spesso riemergono attraverso ansia, paura, incubi, immagini ricorrenti, flashback,
sviluppando quel disturbo definito post traumatico.
Le conseguenze a volte sono devastanti, addirittura invalidanti, si evitano tante situazioni della vita quotidiana che rischierebbero di riattivare emozioni e dolore legati al ricordo traumatico
In questo modo si rischia di vivere una vita limitata.
L’intervento di sostegno psicologico attraverso l’EMDR, per il quale è necessario conseguire una certificazione e abilitazione, ci aiuta nel ridurre i tempi di elaborazione,nel mettere ricordi angosciosi nel passato e non condizionare il presente.
Dalla scoperta della ricercatrice Shapiro, l’EMDR ha ricevuto più conferme scientifiche di qualunque altro metodo usato nel trattamento dei traumi. Oggi è riconosciuto come metodo evidence based per il trattamento dei disturbi post traumatici, approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della salute nel 2003. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, già dall’agosto del 2013, ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.
Ma quali sono i traumi che si possono trattare con l’EMDR?
Possono essere alleviati i disturbi legati sia ai grandi traumi quelli definiti T, quelli che si legano a un pericolo per la propria vita o per quella dei propri cari.
In questa fascia rientrano, le calamità naturali, terremoti, alluvioni, gravi incidenti, abusi violenze, lutti.
Ma non solo, noi abilitati all’utilizzo della metodologia EMDR, ci occupiamo anche di quei traumi definiti minori, che anche in assenza di un pericolo di vita sono legati a emozioni sgradevoli e risalgono a eventi spesso lontani, nell’infanzia e nell’adolescenza.
Spesso i pazienti portano in terapia stati depressivi, ansia generalizzata,
disturbi da panico, fobie, bassa autostima, disagi che attraverso l’uso dell’EMDR possono essere ricondotti a eventi del passato e elaborati per ridurre il dolore nel presente e favorire il superamento del sintomo.
Se pensate di voler migliorare la qualità della vostra vita, superando quello che fino a ora è stato sgradevole e condizionante,
